Un po’ come nella casa del grande fratello: quattro persone che non si conoscono, di diverse culture e nazionalità, che condividono casa, lavoro e spesso tempo libero, come una famiglia… vi racconteremo alla fine del nostro “volontariato” come andrà a finire!!
Lo scorso venerdì i nostri boss Ivan e Aleksandros ci hanno accompagnati in una gita alla scoperta delle meraviglie di Sofia, passando per la storica Università, fondata nel 1889, per il teatro Nazionale Ivan Vazov, per Serdika e le numerose chiese, di varie confessioni, per farci notare che Sofia è il luogo in cui tutte le religioni si incontrano e si riuniscono in pace e armonia. E ovviamente, la cattedrale di Aleksandr Nevskij.
Questa cattedrale è chiamata anche il Tempio della Bulgaria, la Chiesa d’Oro. La cattedrale si trova nella Collina Sacra, che è il punto più alto della Bulgaria ed è la più grande chiesa operativa dei Balcani. È alta 50 metri e ha 12 campane. La storia di questa chiesa riflette gli eventi della nuova storia della Bulgaria. L’interno della Chiesa è ricoperto con dieci diversi tipi di marmo e il più costoso, quello di Carrara, in Italia, è stato usato per il trono reale.
Il museo di Serdika, posto nella metropolitana espone resti archeologici di età romana e preromana. Si può passeggiare all’interno della stazione metropolitana alla scoperta di questi spazi antichi e originali situati tra il Consiglio dei ministri e la presidenza.
La chiesa più antica di Sofia è stata costruita nel quarto secolo dopo Cristo. All’origine questo edificio era stato pensato come centro termale, ma l’imperatore romano Costantino il Grande instituì a Serdika la capitale dell’Impero Romano d’Oriente, e le comuni visite dell’Imperatore resero necessario ricostruire l’intero centro, più volte questo edificio venne distrutto e ricostruito, e infine si decise di renderlo una chiesa Cristiana, la Victorius Rotunda di san Giorgio Martire.
La chiesa Russa di San Nicola non è molto grande ma è molto pittoresca tanto da togliere il fiato a cittadini e turisti che passano di là. Probabilmente è stata commissionata da un diplomatico russo nostalgico del suo paese natale. L’interno è ornato da affreschi realizzati nello stile tipico della scuola di Novgorod. All’interno della chiesa c’è uno spazio dove fedeli e visitatori possono lasciare dei bigliettini con richieste e preghiere per il santo, scritte a mano.
Il teatro nazionale Ivan Vazov è ospitato in un bell'edificio neoclassico che si affaccia sui giardini pubblici nel centro storico di Sofia. Progettato da una coppia di famosi architetti viennesi, venne aperto al pubblico nel 1907. Fu quasi completamente distrutto da un incendio e ricostruito, ma i bombardamenti durante la seconda guerra mondiale lo danneggiarono nuovamente e fu ricostruito un’altra volta. Fu poi ristrutturato agli inizi degli anni '70 e portato allo stato attuale dagli intensi lavori di ristrutturazione del 2006.
Il teatro è attualmente dedicato ad Ivan Vazov, il patriarca della letteratura bulgara, sicuramente importante per la cultura nazionale, ma ora ricordato dalle guide turistiche unicamente per la leggenda metropolitana che attribuisce la sua morte da infarto a 70 anni ad una passionale notte di sesso con un'avvenente ragazza ventenne.
Il leone è uno dei simboli della città di Sofia, si trova di fronte al Monumento del milite ignoto, rappresenta l’idea del coraggio e della forza, si trova anche sul ponte di Vladiska, di fronte al palazzo di giustizia, vicino l’università e di fronte alla banca nazionale.
Infine una curiosità sul nome della città. Al centro della città c’ è la statua di Santa Sofia, ma il nome della città non è dedicato alla Santa. Sofia viene dal greco e significa saggezza di Dio.
Maria Antonietta
L'esperienza è tratta dal diario quotidiano di Maria Antonietta durante al sua esperienza di Servizio Volontario Europeo con SEYF a Sofia (Bulgaria) presso l'associazione ICDET - International center for development of education and training.
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