Sunday, 15 May 2016 12:25

Progetto ESSE: il racconto di Francesca Montinaro

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Il racconto di Francesca Montinaro, docente dell'I.T. "G. Deledda" di Lecce a Malta per il progetto ESSE – Empowering School Staff in Education, realizzato nell’ambito del programma Erasmus Plus in collaborazione con SEYF, per scoprire le metodologie CLIL.

 

L’esperienza di mobilità transnazionale nel settore istruzione e formazione professionale si è presentata per me e per tanti altri miei colleghi  come una straordinaria opportunità:

• di crescita e di miglioramento delle competenze professionali, personali e interpersonali;

• di sviluppo del senso di iniziativa e della capacità di comunicare in modo costruttivo in contesti e ambienti diversi da quelli di provenienza.

Ho sempre pensato di fare un’esperienza all’estero per vivere una realtà diversa da quella quotidiana che mi consentisse di apprendere nuove culture e migliorare la conoscenza delle lingue straniere. Ho così deciso di partecipare al progetto ERASMUS PLUS promosso dall’Istituto presso cui lavoro..

Quello che cercherò di riassumere qui è solo una piccolissima parte di tutto ciò che porto con me dopo questa bellissima esperienza. Prima della partenza non sapevo cosa avrei trovato e conoscevo solo superficialmente le persone con cui avrei condiviso il mio viaggio. Nella tarda mattinata di domenica 24 aprile 2016 il mio aereo è arrivato a Malta. Ero con altri 5 colleghi, Dominique, Lea, Loredana, Fernando e Stella, diventati per me ormai grandi amici. Il volo è stato puntuale e confortevole e dopo un breve viaggio in taxi, abbiamo alloggiato a St. Julian’s, in un albergo decoroso e confortevole con una visuale bellissima della costa. Si sono susseguiti giorni ricchi di emozioni indimenticabili, in un paese che non conoscevo affatto e il tempo è passato velocissimo tra lezioni, il continuo conoscere Malta, persone, tanto che la nostalgia di casa non si é mai sentita, anche perché si è creata tra noi una sensazione di famiglia. 

La formazione, svolta in una aula opportunamente attrezzata dell’albergo, dalle ore 9:00 alle ore 14:00, ci ha visti coinvolti in un susseguirsi di lezioni, ahimè tutte in lingua inglese, e non è stato semplice star dietro al susseguirsi di nozioni, regole e metodologie. Ma la mia tenacia e la pazienza del nostro teacher mi ha consentito, considerando anche il punto di partenza, di raggiungere una preparazione a mio avviso soddisfacente.

E finalmente dopo il dovere, il piacere! 

A spasso per conoscere St. Julian’s e i luoghi più caratteristici di Malta.

Conosciuta come la mecca del divertimento di Malta e posta lungo la costa, St. Julian’s attira sia i locali che gli stranieri. Con molti alberghi, ristoranti di lusso e night club alla moda in una zona conosciuta come Paceville, la città è una delle più popolari soprattutto durante i fine settimana e il fatto che St. Julian’s si trovi a breve distanza in autobus dalla capitale La Valletta, la rende una località particolarmente ricercata in quanto centrale e vicina alle principali attrazioni.

La Valletta è il gioiello barocco di Malta. Posta su una penisola che si affaccia su porti e insenature su entrambi i lati, la città ha sostituito Mdina come capitale della nazione. Grazie alla sua pianta a griglia e alle sue piccole dimensioni, la città può essere facilmente esplorata a piedi e chi intraprende quest’avventura sarà ben ricompensato dalle meravigliose vedute panoramiche, dai curiosi negozi caratteristici che vendono di tutto, dagli ottimi ristoranti, e soprattutto, dall’architettura sorprendente della città. La chiesa più famosa di La Valletta, e probabilmente di tutta Malta, è la Cattedrale di San Giovanni, che si trova nel centro della città, poco lontano da Republic Street. La cattedrale è famosa per i suoi meravigliosi interni, tipici del periodo alto barocco, è riccamente decorata con dipinti, sculture e tappezzerie di artisti famosi quali Caravaggio e Mattia Preti. I suoi giardini sono caratterizzati da alcune delle vedute più panoramiche del Grande Porto e ospitano anche alcune famose opere d’arte, incluso un’incantevole scultura in bronzo chiamata Les Gavroches del famoso scultore maltese Antonio Sciortino.

A questi si aggiungono i colorati “balconi” in stile arabo dai quali le donne potevano spiare la strada senza essere a loro volta oggetto di curiosità, le strade che salgono e scendono come in una San Francisco antica, le cabine telefoniche british style che spuntano ovunque in città, i palazzi barocchi e tanto altro ancora.

Che dire poi dei templi megalitici di Mnajdra e Hagar situati nella parte sud occidentale dell’isola di Malta e risalenti al 3600 a.C., ovvero 1200 anni più vecchi delle piramidi in Egitto e 1000 anni più vecchi di Stonehenge in Inghilterra.

Un altro gioiello visitato è Mdina l’antica capitale di Malta, situata sul punto più alto dell’isola, all’interno di possenti mura arabe, con palazzi nobiliari color ocra e finestre e portoni colorati, vi regnano ordine, pulizia e silenzio: un luogo magico e senza tempo, con bellissimi palazzi nobiliari in stile normanno e barocco. Usciti da Mdina in un piccolissimo e buio e bar, frequentato da vecchietti: a dispetto dell’impressione negativa, abbiamo mangiato i più buoni pastizzi dell’isola! Si tratta di uno snack salato a base di pasta sfoglia ripiena di ricotta o purea speziata di piselli alla modica cifra di 0,30 centesimi a pastizzo.

A Gozo abbiamo effettuato una bella escursione nella cosiddetta Cittadella, un antico agglomerato fortificato costruito su di una rupe che domina l’intera isola! Passeggiare lungo i bastioni di questa specie di acropoli inserita dall’Unesco nel Patrimonio dell’Umanità ci hai regalato scorci meravigliosi sui tetti di Gozo, sulla campagna circostante e su tratti di mare di un blu intenso.  


Credo che raccontare la mia esperienza sia solo un modo per esprimere ciò che il programma ERASMUS PLUS offre ma se quest’ esperienza non si vive in prima persona è difficile capirne l’essenza, la maturità ed il bagaglio culturale di cui ti arricchisce. Posso solo incoraggiare i docenti a partecipare a questo programma perché certe esperienze ed occasioni sono rare e soprattutto lasciano emozioni memorabili. Non bisogna dimenticare, inoltre, che un’attività di formazione europea, indipendentemente dal tipo di mobilità che viene realizzata, diventa un’esperienza di crescita professionale e di sviluppo di nuove competenze che parte dalle esigenze dell’istituto nel suo insieme e all’istituto stesso ritorna, sotto forma di innovazione nell’insegnamento.

È doveroso ringraziare il mio Istituto “Grazia Deledda” per l’opportunità offertami e lo staff di SEYF, Sandro, Enzo e Marija, per l’ottima organizzazione del viaggio e per essere sempre stato disponibile a venire incontro alle nostre esigenze e a chiarire i nostri dubbi e le nostre perplessità.

 

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