Molto tempo fa una carestia colpì i villaggi dell’Africa e tutti gli animali morivano di fame.
Il Re degli animali, il Leone, cercava di sfamare i suoi compagni animali ma in poco tempo non era riuscito a trovare cibo da nessuna parte. Pertanto il Leone convocò una riunione dei primogeniti. “Mi dispiace tanto per tutti noi, però ho trovato una sola soluzione ai nostri problemi. Ho parlato con gli altri re e mi hanno detto che il nostro problema è che i nostri genitori sono avidi e sono troppo deboli, ci condurranno alla fame. Dobbiamo cacciarli via!”
Gli altri animali ascoltavano e annuivano, tranne il Coniglio.
“I nostri genitori non sanno dove andare” disse il Coniglio pensando con affetto a sua madre e suo padre che lo avevano sempre curato, stando attenti a conservare il cibo.
Il Coniglio cercò di nuovo di parlare ma gli altri animali lo zittirono e corsero a casa per scacciare i genitori.
Ma il Coniglio era astuto e coraggioso e invece di cacciare i suoi genitori, li aveva condotti sulla cima di un albero insieme ad una scorta di cibo.
La mattina dopo il Coniglio si unì agli altri animali per andare a cercare il cibo, ma ce n'era poco. La sera il Coniglio tornò all’albero e cantò ai suoi genitori: “Mamma, papà, gettatemi la corda!”
Loro fecero scendere una corda e tirarono su il Coniglio per mangiare. Le settimane passarono così: ogni giorno gli animali diventavano sempre più magri, tranne il coniglio perché ogni notte i suoi genitori gli offrivano le loro provviste.
In poco tempo gli altri animali si insospettirono “Il Coniglio non sembra avvizzire come il resto di noi”, sussurrarono.
Una notte Tartaruga, Topo, Scimmia e Rana seguirono di nascosto Coniglio e quando lo videro in piedi sotto l’albero, aspettarono pazientemente. Poi sentirono la richiesta del Coniglio.
“Anche noi abbiamo bisogno di cibo, andremo tutti a mangiare dalla mamma del Coniglio”.
Tutti gli animali si radunarono sotto l’albero: Rana iniziò ad imitare la voce di coniglio: “Mamma, papà mandate giù la corda”. La corda cadde, la Rana l’afferrò, poi la Tartaruga prese piede, e così fecero Ratto, Capra, Scimmia e Leone. Infine anche Babbuino prese piede.
Quando il Coniglio arrivò all’albero e vide tutti gli animali appesi alla corda dei suoi genitori, cantò più forte: “Mamma, papà tagliate la corda adesso!”. I genitori tagliarono subito la corda e tutti gli animali caddero in un mucchio, con Babbuino in fondo. Quando si rialzarono il povero Babbuino scoprì che i lunghi capelli folti che coprivano il suo sedere si erano attaccati alla linfa dell’albero sulla roccia dove era caduto.
Da quel giorno in poi, il sedere del Babbuino è nudo e rosa.
Non molto dopo finalmente arrivarono le piogge e di nuovo c'era cibo per tutti, ma ogni volta che gli altri animali vedevano il sedere del Babbuino, ricordavano il modo in cui avevano scacciato i loro genitori e piangevano per loro perdita. E ricordavano la lealtà e l’astuzia del Coniglio.
A long time ago a famine struck the villages of Africa and all the animals were starving.
The King of the beasts, the Lion, tried to feed his animal fellows but, in a short time, he was unable to find food anywhere. Then, the Lion called a meeting of the firstborn. “I'm so sorry for all of us, but I've only found one solution to our problems. I talked to the other Kings and they told me that our problem is that our parents are greedy and too weak, and they will lead us to starvation. we have to chase them away!"
The other animals listened and nodded, except the Rabbit.
"Our parents don't know where to go" said the Rabbit, thinking fondly of his mother and father who had always looked after him, being also careful to put aside food.
The Rabbit tried to speak again but the other animals silenced him and ran home to chase away the parents.
But the Rabbit was cunning and brave and, instead of chasing his parents, he led them to the top of a tree along with a stash of food.
The next morning the Rabbit joined the other animals to go for food, but there was little. In the evening the Rabbit went back to the tree and sang to his parents: "Mom, Dad, send me the ropeI"
They dropped a rope and pulled the Rabbit up to eat. The weeks went by like this: every day the animals became thinner and thinner, except for the rabbit because every night his parents offered him their weeks.
In a short time the other animals became suspicious. "The Rabbit doesn't seem to wither like the rest of us" they whispered.
One night Tortoise, Mouse, Monkey and Frog secretly followed Rabbit and when they saw him standing under the tree, they waited patiently. Then they heard the Rabbit's request.
“We also need food, we will all go to eat Rabbit's mother”.
All the animals gathered under the tree: Frog begins to imitate the rabbit voice: "Mom, let the rope down". The rope fell, the Frog grabbed it, then the Tortoise took hold, and so did the Rat, Goat, Monkey and Lion. Finally Baboon also took hold.
When Rabbit comes to the tree and sees all the animals hanging from his parents' rope, he sang louder: "Mom, Dad, cut the rope now!" The parents quickly cut the rope and all the animals fell in a heap, with Baboon at the bottom. When they got up, the poor Baboon he found that the long thick hair that covered his butt had clung to the sap of the tree on the rock where he had fallen.
From that day on, the Baboon's butt is naked and pink.
Not long after, the rains finally came and there was food for everyone again, but every time the animals saw the Baboon's butt, they remembered the way they had chased away their parents and wept for their loss. And they remembered the Rabbit's loyalty and cunning.
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This fairy tale from the world was chosen and elaborated by Benedict, a volunteer originally from Sierra Leone and resident in Italy, after a research on online and offline libraries and resources. Fairy Tales from the World is an initiative undertaken within the ‘Inclusion Point’ activity created in the "People have the Power" project.
The aim of the initiative is to foster cultural inclusion through the sharing of knowledge and stories from the world, in order to broaden the gaze and horizons, to discover the others and the promote the human and social growth of the territory in a 'sustainable and “glocal” perspective, respectful of diversity and minorities.
"People have the Power" is a project promoted by SEYF within the European Solidarity Corps program, with the support of the National Youth Agency and with the partnership of the Polo biblio-museale di Lecce.