Friday, 27 August 2021 10:18

Favole dal mondo - La mia favola africana

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Questa favola dal Mondo è stata scelta ed elaborata da Ebrima, volontario originario del Gambia e residente in Italia, dopo una ricerca su risorse e biblioteche online e offline.

 Favole dal mondo è una iniziativa nata nell’ambito dell’attività Inclusion Point realizzata all’interno del progetto “People have the Power”.

Molto molto tempo fa, nel mio villaggio viveva un Lupo che disturbava continuamente gli abitanti. 

Allora, la gente del villaggio, fece una riunione e tutti i cacciatori decisero di andare in cerca del Lupo e di ucciderlo. Prima di tutto, costruirono una capanna molto resistente dove potessero rinchiudere il Lupo prima di ucciderlo. In seguito, i cacciatori riuscirono a catturare il Lupo e lo rinchiusero così nella capanna in attesa di punirlo senza pietà.

Due giorni dopo la cattura del lupo, mio Nonno stava passando vicino alla capanna. Il Lupo supplicò mio Nonno di aiutarlo ad aprire la capanna e di farlo uscire. Mio Nonno all’inizio non voleva farlo ma, poi, cedette alle continue richiesta di aiuto del Lupo e aprì la capanna. Appena il Lupo uscì fuori si avventò su mio Nonno cercando di ucciderlo. Mio Nonno chiese al Lupo di non mangiarlo.

La gente che passava vicino la capanna informò il villaggio di quello che stava succedendo. Mio Nonno e il Lupo raccontarono la loro versione dei fatti: alcune persone volevano la morte di mio Nonno, altre la morte del Lupo.

Passava di là un Coniglio, che viveva nelle vicinanze del villaggio, e si fermò ad ascoltare la discussione. Il Coniglio chiese sia a mio Nonno che al Lupo di spiegare meglio cosa era successo.

Mio Nonno raccontò al Coniglio che il Lupo nella capanna stava male: gli aveva chiesto di aprire la capanna per potere uscire. Così mio Nonno aveva fatto ma il Lupo, dopo essere uscito, aveva cercato di mangiarlo.

Il Coniglio ascoltò molto attentamente il racconto di mio Nonno. Il Coniglio, animale molto intelligente, disse che non aveva capito bene e, per questo, voleva vedere con i suoi occhi cosa era successo e consigliò di tornare alla capanna per verificare sul posto l’accaduto.

Allora, mio Nonno tornò alla capanna, aprì la porta e il Lupo vi entrò. Il Coniglio chiese di riportare la porta nella posizione originaria. Mio Nonno e il Coniglio dissero che la porta era chiusa con il lucchetto, così che il Lupo non potesse uscire.

Il Coniglio parlò al Lupo e gli disse: ”Sei un ingrato: una persona ti ha aiutato a uscire dalla capanna e tu volevi ucciderlo, perciò tu rimarrai nella capanna e vi resterai mentre il Nonno andrà via libero”.

Il Nonno  andò via mentre il Lupo rimase dentro la capanna.

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Questa favola dal Mondo è stata scelta ed elaborata da Ebrima, volontario originario del Gambia e residente in Italia, dopo una ricerca su risorse e biblioteche online e offline.

Favole dal mondo è una iniziativa nata nell’ambito dell’attività Inclusion Point realizzata all’interno del progetto “People have the Power”. L’obiettivo dell’iniziativa è favorire l’inclusione culturale attraverso la condivisione di conoscenze e storie dal mondo, per allargare lo sguardo e gli orizzonti, per scoprire l’altro e promuovere l’arricchimento e la crescita umana e sociale del territorio in un’ottica sostenibile e glocale, rispettosa delle diversità e delle minoranze.

“People have the Power” è un progetto promosso da SEYF nell’ambito del programma European Solidarity Corps, con il supporto dell’Agenzia Nazionale per i Giovani e la partnership del Polo biblio-museale di Lecce.

  

 

MY AFRICAN TALE

A long time ago in my village there lived a Wolf who constantly disturbed the inhabitants. Then, the people of the village had a meeting: all the hunters decided to go in search of the wolf and to kill him. They first built a very strong hut where they could lock up the wolf before killing it. The hunters then managed to capture the wolf and locked him in the hut waiting to punish him mercilessly. Two days later my Grandfather was passing by the hut. The Wolf begged him to help him open the hut and let him out. My Grandfather didn't want to do it at first but then he gave in to the Wolf's constant request for help and opened the hut. As soon as the Wolf came out, the wolf  pounced on my grandfather trying to kill him. My Grandfather asked the wolf not to eat him.

 People passing by the hut informed the Village about what was happening. My Grandfather and the Wolf told their version of events. Many people wanted the death of my Grandfather; others the death of the Wolf.

A Rabbit passed by, who lived near the village, and stopped to listen to the discussion. He then asked my Grandfather and the Wolf to better explain what had happened.

 My Grandfather told the Rabbit that the wolf in the hut was ill: he had asked him to open the hut to be able to go out. So he had done, but the Wolf, after coming out, had tried to eat it.

 The Rabbit listened very carefully to my Grandfather's story. The very intelligent animal Rabbit said he did not understand well so he wanted to see what had happened. He advised them to return to the hut to verify what had happened on the spot.

Then my Grandfather went back to the hut, opened the door and the wolf entered. Then, the Rabbit asked to return the door to its original position. My Grandfather and the Rabbit said that the door was locked with the padlock, so that the Wolf could not get out.

The Rabbit spoke to the Wolf and said to him: "You are ungrateful a person helped you out of the hut and you wanted to kill him, so you will stay in the hut and there you will stay, while the Grandfather will go free".

Finally, the Grandfather went away while the Wolf remained in the hut.

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This fairy tale from the world was chosen and elaborated by Ebrima, a volunteer originally from Gambia and resident in Italy, after a research on online and offline libraries and resources. Fairy Tales from the World is an initiative undertaken within the ‘Inclusion Point’ activity created in the "People have the Power" project.

 The aim of the initiative is to foster cultural inclusion through the sharing of knowledge and stories from the world, in order to broaden the gaze and horizons, to discover the others and the promote the human and social growth of the territory in a 'sustainable and “glocal” perspective, respectful of diversity and minorities.

 "People have the Power" is a project promoted by SEYF within the European Solidarity Corps program, with the support of the National Youth Agency and with the partnership of the Polo biblio-museale di Lecce.

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