C'era una volta, in un villaggio molto lontano, un uomo che si chiamava Ousman che aveva un albero. Quest’albero era famoso come “Albero orfano”: in quel villaggio, nella regione orientale della Guinea, l'Albero Orfano è considerato un albero molto speciale.
Ousman era un uomo molto povero, non possedeva niente, nessuna terra, ma solo una piccola casa dove viveva con la sua famiglia. Così decise di piantare questo albero nel suo giardino nelle vicinanze del recinto della sua casa.
Il vicino di casa di Ousman era un uomo assai malvagio, il suo nome era Mamadou. Dopo alcuni anni l'albero piantato da Ousman divenne sempre più grande e i suoi rami crebbero nel lato del recinto di Mamadou. L'albero sporcava sempre tutto: ogni volta che l'albero perdeva le foglie, Mamadou e Ousman impiegavano del tempo per spazzare le foglie, specialmente durante il periodo autunnale.
Per questo, un giorno Mamadou si arrabbiò e decise che non voleva che l’albero di Ousman crescesse dal lato del suo recinto.
Andò direttamente a casa di Ousman e bussò alla sua porta: "Per favore, signor Ousman, ho bisogno che tu tagli i rami del tuo Albero Orfano che sono dalla mia parte. Sono così stanco di spazzare via le foglie di questo albero che non serve!”
Ousman gli disse: “Non preoccuparti, lascia che l'albero cresca ancora un altro po' di tempo, sii un po' più paziente, i frutti cominceranno a fiorire presto e avrai per te tutto ciò che cresce dalla tua parte del recinto. Sono anche disponibile a spazzare le foglie che crescono nel tuo giardino”.
Mamadou insistette sul fatto che Ousman dovesse tagliare i rami dell'albero dalla sua parte: “Ho spazzato via le foglie dalla mia parte del recinto per oltre quattro anni. Non posso più tollerarlo.”
Così Ousman si avvicinò all'albero e tagliò con enorme dolore i rami dalla parte del vicino.
Solo pochi mesi dopo i frutti cominciarono a crescere sull'albero: c'erano così tanti frutti che, quando Ousman iniziò a venderli, fece così tanti soldi che cambiò la sua vita in meglio.
Il suo vicino dopo che vide Ousman vendere la frutta e fare tanti soldi, si pentì di non aver aspettato un po'.
Mamadou disse: “Caspita, guarda Ousman! Era più povero di me e ora è diventato ricco coi soldi che ha fatto con i frutti dell’albero. Se solo lo avessi ascoltato veramente e avessi collaborato con lui, non sarei rimasto un uomo più povero di lui!”.
Come possiamo comprendere dalla storia, è importante uscire fuori dal proprio recinto, ascoltarsi a vicenda e collaborare.
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Questa favola dal Mondo è stata scelta ed elaborata da Abdoulaye, volontario originario della Guinea, e Abdul Aziz, volontario originario del Niger, residenti in Italia, dopo una ricerca su risorse e biblioteche online e offline.
Favole dal mondo è una iniziativa nata nell’ambito dell’attività Inclusion Point realizzata all’interno del progetto “People have the Power”. L’obiettivo dell’iniziativa è favorire l’inclusione culturale attraverso la condivisione di conoscenze e storie dal mondo, per allargare lo sguardo e gli orizzonti, per scoprire l’altro e promuovere l’arricchimento e la crescita umana e sociale del territorio in un’ottica sostenibile e glocale, rispettosa delle diversità e delle minoranze.
“People have the Power” è un progetto promosso da SEYF nell’ambito del programma European Solidarity Corps, con il supporto dell’Agenzia Nazionale per i Giovani e la partnership del Polo biblio-museale di Lecce.
MAMADOU, OUSMAN AND THE TREE
Once upon a time, in a very distant village, there was a man named Ousman who had a tree. This tree was known as the "Orphan tere": in that village, in the eastern region of Guinea, the orphan tree is considered a very special tree.
Ousman was a very poor man, he owned nothing, no land, but only a small house where he lived with his family. So he decided to plant this tree in his garden near the fence of his house.
Ousman's neighbor was a very evil man, his name was Mamadou.
After a few years the tree planted by Ousman grew bigger and bigger and his branches grew in the side of the Mamadou fence. The tree always dirty everything: whenever the tree shed its leaves, Mamadou and Ousman took some time to sweep the leaves, especially during the autumn period.
For this reason, one day Mamadou got angry and decided that he did not want the Ousman tree to grow on the side of his fence.
He went directly to Ousman's house and knocked on his door: "Please, Mr. Ousman, I need you to cut the branches of your Orphan Tree that are on my side. I am so tired of sweeping the leaves of this tree that you don't need!"
Ousman told him: "Don't worry, let the tree grow a little longer, be a little more patient, the fruits will start blooming soon and you will have everything that grows on your side of the fence for yourself. I am also available to sweep the leaves that grow in your garden”.
Mamadou insisted that Ousman cut the branches of the tree on his side: “I have been sweeping the leaves off my side of the fence for over four years. I can no longer tolerate it".
So Ousman went to the tree and with great pain cut the branches on the neighbor's side.
Only a few months later the fruits began to grow on the tree: there were so many fruits that, when Ousman started selling them, he made so much money that he changed his life for the better.
His neighbor Mamadou regretted not having waited a while after he saw Ousman selling fruit and making a lot of money.
Mamadou said, “Wow, look at Ousman! He was poorer than me and now he has become rich with the money he made with the fruit of the tree. If only I had really listened to him and had collaborated with him, I would not have remained a poorer man than him! .
As we can understand from the story, it is important to step out of our enclosure and our fences, listen to each other and collaborate.
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This fairy tale from the world was chosen and elaborated by Abdoulaye, a volunteer originally from Guinea and Abdul Aziz, volunteer originally from Niger, both resident in Italy, after a research on online and offline libraries and resources. Fairy Tales from the World is an initiative undertaken within the ‘Inclusion Point’ activity created in the "People have the Power" project.
The aim of the initiative is to foster cultural inclusion through the sharing of knowledge and stories from the world, in order to broaden the gaze and horizons, to discover the others and the promote the human and social growth of the territory in a 'sustainable and “glocal” perspective, respectful of diversity and minorities.
"People have the Power" is a project promoted by SEYF within the European Solidarity Corps program, with the support of the National Youth Agency and with the partnership of the Polo biblio-museale di Lecce.